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«"La poesia è impegno e fatica, in quanto i versi nascono da un'emozione, potremmo dire da un brillio della realtà in rapporto al nostro stato d'animo", ha scritto Rosa Elisa Giangoia in un succoso libriccino alcuni anni or sono. Un tanto vale anche per la poesia essenziale di Alessio Lo Prete che riesce alla grande a sostanziare le emozioni, i corsi e i ricorsi di una realtà vissuta o rivissuta dando spazio ad una sintesi voluttuosa di felicità, di ricordi, di tuffi leggeri e pregnanti in direzione del tempo che cambia assai spesso rotta costringendo, un po' tutti noi, a leggersi dentro usando le emozioni come diario aperto e strumento di fioritura intima e dialogante. Versi brevi, i suoi, ma testimoni di una serie di mulinelli interiori che poi ha dato il via libera ai "lembi sparsi di cielo" tra le quinte del buio e il retro della propria maschera, ai tanti segreti che marchiano di sé incontri, le rughe del tempo che corre e non dà tregua, l'ignoto che ci troviamo a dover esplorare...» (Dalla prefazione di Fulvio Castellani)